IL MAL DI SCHIENA: consigli utili

Il dolore lombosacrale, comunemente detto “mal di schiena”, è sofferto dal 70% circa della popolazione umana. Ognuno di noi ha subito forme, di questa patologia, a volte invalidanti per periodi più o meno lunghi. Non ultimo infatti, la lombalgia è la causa più frequente delle assenze lavorative per malattia.
Cos’è il mal di schiena, quali le cause, come curarlo o meglio come prevenirlo? Cerchiamo di rispondere a queste domande fornendo nello stesso tempo consigli che possano essere utili ad affrontare il problema.
Individuare le cause del dolore lombare assume importanza fondamentale per decidere la terapia da effettuare. Non bisogna combattere solo il dolore; esso è solo un campanello di allarme indicante una situazione da approfondire. Per nostra fortuna la maggior parte delle lombalgie sono d’origine meccanica, perciò rispondono prontamente al trattamento osteopatico.
La colonna vertebrale ha assunto un ruolo fondamentale di struttura portante nell’evoluzione dell’essere umano, che dalla posizione quadrupedica si è evoluto nella bipede. Alla componente statica della colonna si è aggiunta quella cinetica; nel sottile equilibrio delle parti anatomiche della colonna vertebrale, con la sua funzione di sostegno e dinamica, si somma, avendo un ruolo comprimario la forza di gravità. Per assurdo la colonna vertebrale ha dovuto adattarsi nel tempo ed assumere funzioni per le quali, inizialmente, non era stata “progettata”. Questo ha determinato la comparsa del “mal di schiena”, tipica patologia della razza umana. Il nostro stile di vita, oggi prevalentemente sedentario, ha inserito un’ulteriore complicazione a questo sottile meccanismo; lo stare seduti, da un punto di vista funzionale crea uno stress molto maggiore sui dischi intervertebrali della colonna lombare rispetto alla posizione eretta.
Le cause gravi di “mal di schiena”, per fortuna sono rarissime (meno di 1 caso su 300); come dicevamo poc’anzi la maggior parte delle volte è una disfunzione meccanica a provocare il dolore. Accertata quindi da un’accurata visita medica la causa meccanica, il paziente si trova ad affrontare una vasta possibilità d’intervento: medico, fisioterapico, chiroterapico, osteopatico.
Molti tra noi possono dire di avere sofferto di “mal di schiena” e ognuno di noi può affermare che, nel giro di un mese circa il dolore è scomparso, e ciò indifferentemente dall’aver affrontato un iter di terapia o meno. Non si deve però sottovalutare l’episodio doloroso che spesso recidiva. L’obbiettivo principale non deve essere eliminare il dolore quando questo insorge, bensì intenderne le cause e adottare tutti i protocolli terapeutici che permettano di prevenire le probabili ricadute. A questo proposito il trattamento osteopatico risulta particolarmente efficace, laddove si pone il fine di trovare le lesioni osteopatiche (riduzione di movimento), trattarle e ripristinare infine la corretta mobilità del complesso sistema vertebrale. Il primo passo per attuare la corretta prevenzione del mal di schiena, è mantenere efficace il movimento. A questo proposito la ginnastica, lo sport non sono sufficienti; quante volte ci siamo sentiti ripetere: “Nonostante tutto lo sport che faccio, questo mal di schiena mi tormenta periodicamente”. Le cause meccaniche che scatenano il dolore lombare, coinvolgono spesso i micromovimenti delle vertebre, ed i muscoli che si contraggono a difesa sono i piccolissimi muscoli monosegmentari che uniscono due o al massimo quattro vertebre tra loro. Fare ginnastica in questo caso non è risolutivo perché nell’economia del movimento generale della colonna, il gruppo di vertebre in blocco, non parteciperà al movimento, che sarà vicariato dalle restanti strutture della colonna libere di muoversi. Saper individuare i blocchi di movimento e liberare le strutture da questi blocchi è compito dell’osteopata: quando la causa del dolore è un blocco meccanico molto spesso il paziente si alza dal lettino completamente sollevato dal dolore, nonostante al suo arrivo avesse faticato molto per salirci. Non vi è nulla di magico o coreografico in ciò ma solamente il risultato di un attento esame biomeccanico della colonna e un’applicazione curata delle tecniche messe a disposizione dall’osteopatia.
Per concludere qualche consiglio utile per affrontare la prevenzione e la cura del mal di schiena.
Come detto le cause gravi di mal di schiena sono per fortuna rare: una visita del vostro medico permette di individuare la situazione che richiede immediata attenzione. Accertata la causa benigna del dolore mettiamoci tranquilli ed impariamo a gestire il mal di schiena.
Prima di tutto non subiamolo, manteniamo il più possibile la nostra attività normale e non facciamoci implicare da lunghi periodi di riposo a letto. L’immobilità assoluta non è quasi mai la terapia migliore per i dolori vertebrali, che invece beneficiano di un moderato movimento. Restare attivi, accettando le limitazioni che il dolore momentaneamente c’induce, permette di affrontare in modo positivo la situazione anche dal punto di vista psicologico.
Affidarsi solamente alla cura farmacologica per togliere il dolore non basta; bisogna affrontare la causa meccanica del dolore e risolverla, altrimenti prima o poi il dolore tornerà. Per far ciò dobbiamo rivolgerci a persone qualificate, e questa è forse la cosa più difficile da fare. Purtroppo esistono dubbi personaggi che millantano credito di saper fare, senza averne le specifiche competenze. E’ buona norma diffidare di chi afferma di saper guarire! Nessuno sa guarire nulla, al massimo si può aver la pretesa di curare, lasciando che sia il corpo, con le sue incredibili capacità a guarire! Prima di mettere la vostra salute nelle mani di chicchessia, accertatevi delle competenze.
Rispettate il dolore: è la vera limitazione che determina cosa si può fare. Non solo: sfatiamo la credenza popolare che chi è deputato a curarvi il mal di schiena debba, con le sue pratiche, farvi sentire dolore. Anche chi vi cura deve necessariamente rispettare il vostro dolore; la seduta dal fisioterapista, dall’osteopata ecc. deve essere una terapie non una tortura. Poche volte è necessario far male per effettuare determinate tecniche, ed il dolore che si subisce deve essere molto controllato.
E se siete già guariti una volta dal mal di schiena, non aspettate che vi ritorni, altrimenti la vostra attesa sarà probabilmente soddisfatta. Se avete trovato la persona giusta che vi ha aiutato a risolvere il vostro dolore, vi aiuterà certamente nella prevenzione per evitare che vi ritorni.

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